GIOVEDI’ 29 OTTOBRE
ore 18,30
IN KOLI JEAN BOFANE presenta
CONGO INC. Il testamento di Bismarck ( 66thand2nd )
dialogano con l’autore Carlo Mazza Galanti e Ingy Mubiayi
a cura di Ottobre Africano
Il libro Troppo alto per i pigmei ma troppo basso per tutti gli altri, il giovane Isookanga non si rassegna a vivere nel suo villaggio sperduto nella foresta equatoriale e a piegarsi alle tradizioni come vorrebbe il vecchio zio Lomama. Affascinato da internet e dalle infinite opportunità offerte dalla globalizzazione, decide di tentare la fortuna a Kinshasa, dove si unisce agli shégué – i ragazzi di strada – e diventa socio di un cinese che commercia in sacchetti di acqua potabile. Anche le sue quotazioni in campo sentimentale sono in crescita ma Isookanga non vuole distrazioni: è «un mondialista che aspira a diventare un globalizzatore» e niente gli impedirà di raggiungere il successo. Intanto, nella giungla urbana della capitale congolese, gli uomini continuano a dare prova di meschinità e cinismo, mentre nei posti di comando si fa a gara per accaparrarsi le ricchezze naturali del paese. Tutti – sventurati e prepotenti, personaggi loschi e anime pure – vanno a comporre nella loro coralità questa farsa esilarante e amara, una dirompente commedia umana che è stata definita il «Satyricongolese».
Con una scrittura incalzante e spietatamente lucida, ma senza rinunciare mai alla leggerezza, Bofane racconta meglio di tutti i reportage e le inchieste la crudele realtà del Congo contemporaneo e il lascito materialista e destabilizzante del colonialismo europeo.
In Koli Jean Bofane è nato in Congo, il 24 ottobre del 1954.
Vive in esilio in Belgio dal 1994. Nel 1996 ha pubblicato con Gallimard il libro per bambini Pourquoi le lion n’est plus le roi des animaux, incentrato sulla dittatura che ha afflitto per decenni il suo paese, e nel 2000 Bibi et les canards, sul tema dell’emigrazione. Matematica congolese è il suo primo romanzo, un avvincente e scoppiettante noir orwelliano con cui si è aggiudicato il Grand prix littéraire d’Afrique noir nel 2008 e il Prix Jean Muno nel 2009.