MERCOLEDI 30 MAGGIO ore 19:00
Secondo appuntamento del ciclo
“Il viaggio rivoluzionario dell’eroe”
– IL RITORNO DELL’UMANITA’ RIMOSSA:
Cosa hanno in comune Ulisse,
Don Milani, i matti, gli zombie e i partigiani?
Incontro con Vanessa Roghi
(Storica, autrice di “La Lettera sovversiva” – Laterza)
Discussant: Mazzino Montinari
Organizza: Gruppo di Studio Antongiulio Penequo
Il Gruppo di Studio Antongiulio Penequo affronta, da diverse prospettive e con diverse strumentazioni teoriche, il tema dell’eroe oggi.
A tal fine ha pubblicato sulla rivista letteraria “Carmilla” (carmillaonline.com) alcuni articoli che declinano questa figura in vari modi: dall’eroe cinematografico a quello della tragedia classica, dal tema del rapporto tra eroe e movimenti nell’attualità politica sudamericana alla questione filosofico-mitologica dell’eroe in quanto narratore.
L’eroe è la metafora della soggettività, dell’agency, è colui o colei che prende coscienza di una oppressione e decide di ribellarsi. Ma chi può impersonare questa figura oggi? Quali sono le sue qualità precipue? Come si può dare una relazione positiva, critica, tra l’eroe e le sue azioni? Che rapporto c’è tra il carattere dell’eroe e il suo destino? Qual è il nesso che s’instaura tra l’eroe e il suo pubblico o il suo popolo? Quanti tipi di eroi e di eroine esistono?
Dopo aver analizzato l’eroe working class nel primo appuntamento del ciclo, il secondo si concentra sull’emergere della soggettività in coloro che per il senso comune ne sarebbero costitutivamente privi. Il viaggio è rivoluzionario in questo caso anche perché è intrapreso da “non eroi”.
A tal fine ha pubblicato sulla rivista letteraria “Carmilla” (carmillaonline.com) alcuni articoli che declinano questa figura in vari modi: dall’eroe cinematografico a quello della tragedia classica, dal tema del rapporto tra eroe e movimenti nell’attualità politica sudamericana alla questione filosofico-mitologica dell’eroe in quanto narratore.
L’eroe è la metafora della soggettività, dell’agency, è colui o colei che prende coscienza di una oppressione e decide di ribellarsi. Ma chi può impersonare questa figura oggi? Quali sono le sue qualità precipue? Come si può dare una relazione positiva, critica, tra l’eroe e le sue azioni? Che rapporto c’è tra il carattere dell’eroe e il suo destino? Qual è il nesso che s’instaura tra l’eroe e il suo pubblico o il suo popolo? Quanti tipi di eroi e di eroine esistono?
Dopo aver analizzato l’eroe working class nel primo appuntamento del ciclo, il secondo si concentra sull’emergere della soggettività in coloro che per il senso comune ne sarebbero costitutivamente privi. Il viaggio è rivoluzionario in questo caso anche perché è intrapreso da “non eroi”.